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miracolo forma

Il miracolo della forma

Per un'estetica psicoanalitica

Bruno Mondadori, 2007

I sacchi e le plastiche di Burri, i muri di Tàpies, gli "ideogrammi" di Kline, le bottiglie di Morandi, le sgocciolature di Pollock realizzano l'opera d'arte come una presenza irriducibile a domande del tipo: "Che cosa significa?", "Che cosa vuol dire?". Nell'arte il miracolo della forma consiste nel dare vita a una bellezza che non si limiti a coprire quegli aspetti dell'esistenza che Freud definiva ripugnanti, ma che sappia essere un indice enigmatico del reale. Questo libro intende sovvertire una tendenza dominante dell'estetica contemporanea che consiste nell'esaltare l'orrido, il putrido, il disgustoso riducendo la forma a un feticcio ideale che ricoprirebbe il carattere informe e brutto dell'esistenza. Ripensando in modo originale la lezione di Freud e di Lacan, Massimo Recalcati propone una nuova versione dei rapporti tra la psicoanalisi e il testo dell'arte criticando ogni riduzione patografica dell'opera ai fantasmi personali dell'artista. È questo l'insegnamento maggiore che la psicoanalisi può trarre dalla pratica dell'arte: l'inconscio non è qualcosa che sta sotto al testo e che attende di essere rivelato, ma ciò che ne costituisce il mistero irrisolvibile.

Recensione di Paola de Conciliis, Fogli d'Arte, 23 dicembre 2013